Avete mai letto un libro così bello al punto di non volerlo finire mai e sfogliata l’ultima pagina avete sentito la sensazione di aver perso qualcosa d’importante?Mi sono sentita così leggendo le pagine di Dolce come il Cioccolato di Laura Esquivel, ho indugiato a lungo e non solo per mancanza di tempo ma per affetto. Ad avermi spinta a leggere questo libro è stato il film, e devo ammettere che tutto sommato è molto fedele e suggestivo, i racconti sud americani sono sempre permeati di quella caratteristica magia, del folclore che ti lasciano li stupito e spesso commosso, e questo non è un eccezione!!!
A mio avviso non si può commentare un libro come questo, ma va letto, le atmosfere di cui è intriso il libro, le magie non possono essere raccontate da terze persone ma vanno provate pagina dopo pagina e sono sicura che anche voi come me sfogliando i segreti di questa storia verrete trasportati nelle cucine in cui Tita, la protagonista del romanzo ,è cresciuta introdotta ai segreti nella buona tavola dalla governate Nacha, e vi dispererete anche voi per l’amore impossibile per Pedro divenuto suo cognato a causa di un’assurda tradizione familiare : l’ultima figlia non può sposarsi ma deve accudire la madre fino alla sua morte!!! E se questo preambolo non vi basta dovete sapere che il romanzo è accompagnato da 12 ricette attraverso le quali si snodano gli eventi principali della vita di Tita e dell’amore strugente, inizialmente casto ma al tempo stesso sensuale . Le ricette di Tita sono pregne del suo spirito, e sono capaci di far emozionare e commuovere o ardere come un fuoco che brucia…
“se per una emozione molto forte si accendessero tutti i fiammiferi che abbiamo dentro di noi, produrrebbero un bagliore così intenso, da mostrare più di quanto riusciamo a vedere normalmente; e allora davanti ai nostri occhi un tunnellsplendente ci indicherebbe la strada che abbiamo dimenticato al momento della nascita e ci inviterebbe a ritrovare la nostra perduta origine divina. Quando abbandona il corpo inerte, l’anima desidera far ritorno al lungo da cui è venuta”
Buona lettura, xoxo Lux
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