pensieri e ricordi

ieri notte mentre leggevo mi sono persa in un dei miei soliti “ricordi”…la protagonista del libro era coinvolta in un tipico falò sulla spiaggia…così la mia immaginazione ha cominciato a volare verso il mio passato, a tutti gli errori commessi ingenuamente, alle opportuinità che ho perso così mentre ero presa dal ricordo ho pensato che mi sarebbe piaciuto tantissimo poter tornare indietro ed “aggiustare” un paio di situazioni e di dire a quella ragazzina ingenua che ero come comportarsi…fortunatamente la maggior parte non sono “errori” di cui mi sono pentita nel tempo ma credo che se fossi stata più sveglia ed intraprendente mi sarei defilata da certe situazioni con più classe e stile e non invece a pensare al passato con una punta d’imbarazzo 🙂 non che sia successo qualcosa di “indecente” o di tanto imbarazzante ma se fossi stata più furba avrei risolto le situazioni diversamente. Un esempio banalissimo?! Quando ero adolescente non riuscivo mai a mascherare i miei sentimenti, sono sempre stata una ragazza molto trasparente e di conseguenza quando loro lo capivano io mi chiudevo a riccio bruciando ogni reale o potenziale possibilità Con il passare degl’anni questo attenggiamento non è mutato però mi succede al contrario: se qualcuno non mi è molto simpatico non riesco a nasconderlo!!!
Così fantasticando sulla lettura del momento mi sono ricordata uno dei miei primissimi falò sulla spiaggia con gl’amici era l’estate dei miei 16 anni e avevo appena conosciuto un gruppo di ragazzi, quando dissi ai miei che quel ferragosto l’avrei passato fuori “sbarrarono” fisicamente la porta per non farmi uscire…i miei genitori nonostante l’età avanzata sono tuttora molto iperprotettivi!!! I ricordi più belli della mia adolescenza sono tutti del periodo dei miei 15/16 anni fatti di falò e chitarre sulla spiaggia, il resto dei miei ricordi sono bui…a scuola parlavo con pochissimi “eletti” il resto della classe cambiava strada quando mi vedeva…il perchè non lo sò eppure non ero nè burbera nè aggressiva…ero solo diversa e si sa che la gente ha paura di chi è diverso…

E voi come ricordate gl’anni dell’adolescenza?Com’erano i vostri rapporti con i compagni di scuola?

Raccontatemi la vostra esperienza xoxo Lux

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Luci ed ombre insinuano perennemente l’animo umano, è con questo concetto che ho costruito tassello dopo tassello la “Lux” il mio piccolo artigianato; luci ed ombre si mescolano plasmando creazioni originali, stravaganti ed eccentriche ma anche eleganti e colorate. Vampiri, scheletri, teschi si susseguono a eleganti e colorate forme di fiori e farfalle. Con le tecniche più varie senza mai limitarmi ad una sola strategia vengon fuori gioielli ispirati ai miti ed ai sogni: unicorni, sirene, vampiri dei più ben noti romanzi e telefilm, eroi ed eroine dei fumetti. Dal wire wrap all’altered art la Lux senza posa cerca nuovi stili che ne rispecchino lo spirito anticonformista Vedi tutti gli articoli di luxhandmade

14 responses to “pensieri e ricordi

  • Barbara

    Mi sono sempre detta anche io questa frase: “la gente ha paura di chi è diverso”.
    Non mi sono mai spiegata il perchè ma come te i miei compagni di classe mi hanno sempre evitata, non ho mai legato particolarmente con nessuno, ma senza particolari motivi, così e basta. Mah!
    Comunque penso che chiunque pensi al suo passato anche con una punta di imbarazzo a volte, tutti siamo stati ingenui ^^ l’importante è guardare al passato senza rimpianti penso.

    • luxhandmade

      è vero però sarei voluta essere meno ingenua per poter camminare a testa alta almeno di fronte a certe persone che a distanza di tempo non meritano nessun tipo di rivalsa nei mie confronti
      Per quanto riguarda la scuola…nel mio caso non erano solo i compagni erano anche i professori a ghettizzarmi…di conseguenza i miei coetani si sentivano ancora più in diritto di non considerarmi ma ho avuto 3anni di università che hanno ripagato gl’anni del liceo 🙂 quindi sono contenta anche perchè a dispetto delle scuole superiori la nostra “direttrice” valorizzava l’importanza del diverso senza particolari riferimenti 🙂

  • The Emerald Forest

    Post un po’ nostalgico, eh? Sarà l’indiretta influenza di Midnight in Paris? 😉 Scherzo eh…
    Comunque anche io a volte rimpiango i momenti di collettività del passato… del liceo etc, però mi rendo conto che all’epoca non li vivevo bene in realtà, forse solo a posteriori mi sembrano davvero belli…
    Poi mi vedo i momenti passati quest’estate a roma sul set e sono meravigliosi… anche a me al liceo mi trattavano come la peste i primi anni perché ero sfigata e sola dopo perché ero molto polemica a tutti i costi, mi era presa la politicite acuta 😀
    dopo tutto una classe sono 20 persone a casaccio nate lo stesso anno, nulla più… quindi non è detto che trovi compatibilità… però molti le creano nella convivenza

    • luxhandmade

      ^^ giustissimo ma sai a volte ti chiedi “se tutti non vanno d’accordo con te, non è detto che il problema sia loro, ma può darsi che sia io!” Fatto stà che il passato è passato 😉 come dice anche Gil nel film resta a noi far diventare glorioso il presente 😀 ed aggiungo io sopratutto se il passato è quello che è 🙂
      Sul set? che facevi sul set? 🙂 sei un attrice? una regista??? 😀 😀

  • The Emerald Forest

    magari avessi lavorato sul set di woody a roma quest’estate!
    ho seguito da esterna perché mi piaceva vedere come lavorava una troupe così grande…
    ho lavorato su un altro set a giugno, dove ho fatto l’aiuto regia, anche un po’ di elettricista, scaricacasse, aiuto scenografia, mi piace fare tutto!
    poi fuori dal set ho curato diversi montaggi, anche di un videclip…

    • luxhandmade

      uau 🙂 non ho parole 🙂 hai fatto studi inerenti al mondo del cinema o sei autodidatta? 🙂 dev’essere bello far parte del sistema e vedere come si muovono attori, attrici e registi su un set 🙂

  • The Emerald Forest

    Magari parte del sistema… io ci passo solo trasversalmente tipo cometa, la crisi è democratica, c’è per tutti 😀
    ho studiato sia all’uni che da autodidatta. E’ la mia passione da quando avevo 16 anni. cmq prima o poi ci farò parte seriamente!
    ed è una cosa meravigliosa vedere tutti a lavoro, una coreografia magnifica 🙂 ci sono una decina di figure professionali diverse almeno!

  • wwayne

    I miei rapporti con i compagni di scuola sono stati ottimi nei primi 2 anni di liceo e pessimi nei successivi 3.
    La ragione é presto detta: dal terzo anno di liceo cominciammo ad avere come prof di Storia e Filosofia una donna che, pur essendo in fondo buona, per paura di non venire rispettata recitava la parte del sergente di ferro.
    La recitava così bene che ci terrorizzava tutti, e ogni volta che lei interrogava (quindi ogni Lunedì per Filosofia e ogni Venerdì per Storia) la maggioranza degli studenti non veniva a scuola.
    Ovviamente a rimetterci eravamo sempre io e gli altri 4 gatti che erano troppo onesti per fingere una malattia. Si creò così un odio viscerale tra noi onesti e i finti malati, perché questi ultimi, con le loro continue assenze, ci costringevano a subire di continuo la tortura di un’ interrogazione con quella prof.
    Le sue domande non erano particolarmente difficili, ma a rendere le sue interrogazioni un incubo era l’ atteggiamento con cui le poneva: il tono di voce era glaciale, se ti vedeva in difficoltà non alzava un dito per aiutarti, se stavi dicendo una cosa sbagliata non ti correggeva…
    Comunque, molto meglio i prof “cattivi fuori e buoni dentro” come lei rispetto a quelli che fanno finta di esserti amici, a lezione ti fanno la battuta, a ricreazione fumano la sigaretta insieme a te… e poi a fine anno te la tirano in tasca con un bel debito o abbassandoti il voto. Quelli sì che vanno evitati come la peste.
    Mai avuto prof appartenenti a queste 2 categorie?

    • luxhandmade

      😉 quando andavo al liceo eravamo molto immaturi, discorrere di temi esterni alle lezioni con i prof era impensabile quindi in realtà non mi sono capitati fortunatamente nessuno dei due tipi, anche se preferirei chi mi tratta male per insegnarmi a campare a chi mi tratta bene e poi mi mette a 90°, scusa la franchezza…ma del resto è proprio insito nel genere umano approfittare di chi è più buono, comportarsi bene, fare gli amici e poi pugnalarti alle spalle…
      Al liceo per me era un incubo, non solo non andavo d’accordo quasi con nessuno ma c’era una prof che mi detestava apertamente ed il suo odio non era per nulla tacito, ma era così esplicito da indurre i miei comapagni che già mi evitavano a rinnegarmi maggiormente…credo in quel periodo di sentirmi davvero violentata da quell’atteggiamento. Io uscivo per andare in bagno e lei parlava male di me ai miei compagni…
      questa la categorizzerei proprio come stronza…che ne dici? 😀

      • wwayne

        Sì, in effetti la parola che hai scelto rende bene.
        E’ strano che lei si sbilanciasse così tanto e ti odiasse così apertamente: di solito i professori che vanno a simpatie ed antipatie cercano di celare sia le une che le altre, e in particolar modo le seconde, per non doversi sciroppare le reprimende della preside e dei genitori dell’ alunno/a.
        Di che materia era la prof? E l’ antipatia che lei provava nei tuoi confronti, era “a pelle” oppure era dovuta ad un motivo specifico?

      • luxhandmade

        letteratura italiana e latina. Credo che il suo odio nei miei confronti fosse più un problema suo, un problema “culturale”; ero la classica adolescente un pò problematica…un pò punk…ma nonostante ciò sempre educata 😉

  • wwayne

    Ho capito: il tuo linguaggio del corpo le ha dato l’ idea che tu fossi una ragazza trasgressiva, ribelle e fuori dagli schemi, e quindi lei, probabilmente una prof austera, rigida e vecchio stampo, ha visto in te l’ esatto contrario della sua studentessa ideale.
    Io al liceo non ero un punk, ma certamente avevo anch’io una certa indifferenza per le convenzioni sociali: se i miei compagni venivano con gilet e pantaloni, io venivo in tuta da ginnastica; se i miei compagni avevano sempre la barba perfettamente rasata, io potevo stare anche un mese senza farmela, e così via.
    Paradossalmente mi sono “ripulito” proprio nell’ ambiente scolastico più libero da convenzioni in assoluto, quello universitario. Lì ho cominciato ad indossare Polo e pantaloni e a radermi ogni settimana.
    Lo faccio tuttora, anche perché l’ unica tuta da ginnastica che mi é rimasta é così pesante che posso indossarla solo d’ inverno. : )

    • luxhandmade

      paradossalmente anche io mi sono ripulità all’università, dove anzi c’era una professoressa che diceva “la diversità è ricchezza”, a mano a mano ogni anno toglievo un elemento dal mio look, e alla seduta di laurea non avevo neanche più un piercing… 🙂

      • wwayne

        Credo che crescendo inconsciamente tendiamo a diventare più conformisti, e quindi, se al liceo non rinunciamo al nostro look nemmeno quando ci accorgiamo che é totalmente fuori contesto, in seguito tendiamo a renderlo più “regolare”, anche se tutti intorno a noi sono in jeans e maglietta. A presto! : )

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